Mastopessi chirurgica verticale rinforzata dai fili elastici

Nelle ptosi mammarie di grado elevato eseguiamo una mastopessi chirurgica verticale (intervento già eseguito da mia madre, la dott.ssa Spolidoro negli anni 50’). La mastopessi attuale mantiene l’integrità dei tessuti mammari. Si interviene solo sulla cute disepitelizzandola e oggi si inseriscono fili elastici per conizzarla e stabilizzarla. La mastopessi chirurgica o lifting delle mammelle rinforzata dai fili elastici è un intervento ambulatoriale in anestesia locale in cui si sollevano e si compattano le mammelle asportando gli strati più superficiali della cute (disepitelizzazione chirurgica). Le incisioni sono una intorno all’areola e una verticale al di sotto dell’areola. La stabilizzazione nel tempo della mammella è ottenuta con il contemporaneo impianto di un filo elastico conizzante e di uno sospensivo. Un terzo filo restringe l’areola o l’apice del cono mammario. Il filo sospensivo, fissato al tessuto sottocutaneo toracico, mantiene sollevata la mammella impedisce la recidiva della ptosi e rende più voluminoso il polo superiore. Se c’è una differenza di volume tra le due mammelle è possibile aumentare il volume della mammella più piccola reclutando cute e tessuto sottocutaneo toracico, tramite la sutura elastica sospensiva. In questo intervento esclusivamente cutaneo il tessuto mammario non viene leso. L’assenza di lesioni del parenchima mammario mantiene il trofismo dei tessuti mammari ed evita la recidiva della ptosi che, come è noto avviene alcuni anni dopo le manipolazioni traumatiche del parenchima mammario. Se le mammelle non hanno raggiunto la simmetria si possono correggere con l’Adipofilling, innesto di cellule adipose e stromali.

Adipofilling per la correzione delle asimmetrie mammarie

Le mammelle possono essere simmetrizzate con l’Adipofilling. Dopo la liposuzione, eseguita con cannula di 4 mm, il grasso lobulare è lavato nella apposita beuta e frammentato fino a renderlo cellulare con l’Adipopimer (Korpo), un dispositivo monouso. La sospensione cellulare così ottenuta è iniettata con un semplice ago da siringa o con una cannula. L’aumento volumetrico è proporzionale al volume che è possibile liposuzionare dal paziente. L’innesto di cellule adipose e stromali viventi è effettuato sempre almeno due volte. Il primo Adipofilling migliora il trofismo dell’area e permette un migliore attecchimento delle cellule innestate nel secondo intervento.

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