Trattamento dell’angioma stellato

Gli angiomi stellati possono essere trattati iniettando nel vaso centrale una piccola quantità di salicilato di sodio in veicolo idroglicerico tamponato al 6% o al 10% oppure possono essere coagulati introducendo la punta dell’elettromanipolo esternamente alla parete dell’arteria ascendente, nella sua circonferenza, dove si generano una serie di emissioni pulsate. Si può anche usare una metodica bipolare con due elettromanipoli parzialmente isolati. I due elettrodi si posizionano sotto la cute, intorno al vaso. Le prime emissione programmate a 25 centesimi di secondo 7W creano un edema che giustappone le pareti dell’arteria le successive emissioni la “saldano” (elettrocoaptazione), senza danneggiare la cute.

Fleboterapia delle vene delle mani

Il trattamento consiste nell’iniettare una soluzione di salicilato di sodio al 6% in veicolo idroglicerico tamponato nelle vene ectasiche delle mani e degli avambracci. Lo scopo non è obliterare le vene ma impedire che si dilatino in maniera abnorme con temperature ambientali elevate. Il trattamento è quasi sempre in due sedute distanziate di tre o sei mesi. Nella seconda seduta se le vene sono resistenti alla diminuzione di calibro si inietta la soluzione all’8%. Il rinforzo della parete venosa con la relativa diminuzione di calibro fa parte anche del ringiovanimento delle mani, insieme alla eliminazione delle macchie e al riempimento con le cellule adipose e stromali (Adipofilling), all’Electroporo Cosmesis e all’applicazione di sieri reverse aging.

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