Una nuova fisiopatologia del circolo venoso degli arti inferiori ci fa comprendere che le vene varicose, le venule e le teleangectasie, non devono essere asportate,  non devono essere obliterate, non devono essere legate, non devono essere bruciate, ma semplicemente rigenerate insieme alle vene dilatate e dilatabili del circolo perforante e comunicante (Rigenerazione = ripristino della forma e della funzione).

La scleroterapia, le flebectomie, la safenectomia, il laser, la corrente ad alta frequenza e le legature funzionali  intervengono sull’effetto della patologia e non sulla causa, intervengono su qualche vena dilatata senza comprendere che la terapia della malattia varicosa ha come obbiettivo l'eliminazioni dell’ipertensione emodinamica venosa nel circolo superficiale e perforante dell'arto.  

Obliterare e rimuovere le vene superficiali dilatate come fanno le metodiche tradizionali significa eliminare la valvola di sfogo di un’ipertensione che le tecniche tradizionali non sono in grado di trattare. La rimozione e l’obliterazione della valvola di sfogo genera ulteriori vene varicose e teleangectasie. Se si persevera nell’asportare o obliterare le vene del circolo superficiale le dilatazioni (valvole di sfogo) si formano nelle vene non visibili, perforanti e comunicanti, e sono più difficili da trattare.

Per trattare la malattia varicosa è necessario restringere e rinforzare la parete venosa. Il trattamento non deve essere limitato a un’area localizzata.  Tutto il circolo venoso è collegato. Un trattamento razionale della malattia varicosa deve rinforzare e restringere la parete di tutte le vene dilatate e/o dilatabili del circolo superficiale e perforante.   I trattamenti meccanicistici non sono adeguati alla materia biologica (tanto meno se non se ne comprende appieno il funzionamento).

La Fleboterapia Rigenerativa Tridimensionale Ambulatoriale (TRAP) tratta l’ipertensione emodinamica dell’arto. L’iniezione tridimensionale della soluzione rigenerativa restringe e rafforza le vene rendendole nuovamente continenti. Le vene venule e teleangectasie spariscono alla vista.

Nelle vene ridotte di diametro il sangue scorre più velocemente, migliorando l’ossigenazione del paziente. 

Per concludere il trattamento della malattia varicosa deve essere visto in maniera olistica: il circolo è tutto collegato; le vene varicose sono tali perché hanno la parete più debole, ma l’ipertensione è la stessa in tutti gli altri vasi del circolo superficiale; le vene non devono vedersi (da quando l’uomo è in stazione eretta gli arti inferiori sono diventati delle pompe che aspirano il sangue dalla superficie in profondità per inviarlo in direzione dell’atrio destro del cuore. Non si è mai visto una pompa funzionante che non riesca a svuotare i collettori da cui aspira il sangue, rappresentati dalle vene superficiali); la soluzione rigenerativa iniettata fa il percorso inverso alla formazione delle varici; la safena è innocente, molti individui nascono senza le valvole nella safena e non sviluppano la malattia varicosa; ecc. (Concetti TRAP)

 

Phlebotherapy

La meiopragia delle pareti dei vasi è alla base della malattia varicosa e si manifesta con la dilatazione delle vene perforanti a cui segue l’incontinenza valvolare, l’ipertensione emodinamica, la dilatazione del circolo superficiale e il conseguente aumento della spinta idrostatica (valore assoluto al contrario della pressione transmurale). Nella prima figura l’insorgenza dell’ ipertensione emodinamica; nella seconda figura l’aumento della spinta idrostatica (pressione idrostatica x il diametro interno della vena x 1).

Istologia della rigenerazione della parete venosa (prima e dopo)

Phlebotherapy Istologia

(A sinistra) Sezione istologica di pelle (fissato in 10% formalina tamponata, inclusi in paraffina e ordinariamente trattati; Weigert stain; ingrandimento 20 X). Venula di calibro medio-grande. La struttura di questo tipo di venule è caratterizzata da fibre elastiche radi - non organizzati in una vera, continua lamina elastica - nel contesto del tessuto connettivo fibroso del muro. Il vaso (visibile "in vivo" come phlebectasia) ha un grande lume eccentrico. La parete mostra uno spessore non uniforme e strati disorganizzati in diversi siti, ed è permeata da un infiltrato infiammatorio che consiste principalmente di cellule linfoidi e monociti. Il rivestimento endoteliale manca di continuità.  È visibile una microvacuolizzazione sub-endoteliale.

(A destra) Sezione istologica della pelle. Lo stesso paziente, nella stessa zona e una vena di uguali dimensioni, osservati dopo trattamento con salicilato di sodio 6% in una soluzione idroglicerica tamponata. Weigert stain; ingrandimento 20 X. La parete è di spessore regolare. Lo strato endoteliale interno è continuo. Ila parete non mostra alcun infiltrato infiammatorio.  Il trattamento con salicilato di sodio in un veicolo idroglicerico tamponata alcalino ha ripristinato uno spessore della parete uniforme, ha ridotto il calibro del lume e consolidata la struttura connettiva della parete del vaso. Abbiamo riassunto questi effetti con il termine "rigenerazione". (Dr.Angela Sementa , Istituto Gaslini, Genova).

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